A FERRANIA si trova la Stazione Ferroviaria delle linee Torino/Alessandria - Savona.

A partire dall'inizio del XX secolo e' divenuta importante centro industriale: nel 1915 vennero attrezzati degli stabilimenti della "SIPE" ("Societa' Italiana Prodotti Esplodenti") di Milano: la produzione di polvere da sparo fu destinata, principalmente alla Russia.
Con la Rivoluzione d'Ottobre, nel 1917 cessarono pero' questi ordinativi e la produzione si ridusse a quella occorrente per le armi leggere dell'Esercito Italiano.

Contemporaneamente inizia' la costruzione di uno stabilimento per la produzione della dinamite, mai ultimato in seguito al sopraggiungere della fine della prima guerra mondiale, ma le cui strutture costituiscono una testimonianza di archeologia industriale.
Gli impianti esistenti furono rinconvertiti per la produzione di pellicola fotografica: in sinergia con Pathe' Freres per la tecnologia, venne costituita la "FILM", che nel 1932 divenne "Ferrania fabbriche riunite prodotti fotografici FILM e Cappelli" e passo' all'IRI e due anni dopo all'IFI.

Nel 1947 venne prodotta, unica a colori in Europa, la pellicola Ferraniacolor con sensibilita' 12 ASA.
Negli anni seguenti vennero sviluppate pellicole a colori anche per il cinema, per diapositive, carte b/n.
Parallelamente si svilupparono altre attivita' industriali: uno stabilimento delle Distillerie Italiane per la produzione di nitrocellulosa, necessaria per la produzione della pellicola, e, autonomamente, la Fabbrica Nazionale Estratti Tannici per l'estrazione del tannino dai castagni dei boschi di tutta la valle.

Nel 1964 gli stabilimenti furono rilevati dal gruppo americano 3M (nacque cosi' la Ferrania 3M) e vennero fatti ingenti investimenti.
Si diede maggior impulso alla ricerca e la gamma di prodotti miglioro' e si amplio'. Il numero degli addetti arrivo' fino a circa 5.000 unita'.
I rullini fotografici furono commercializzati dalla 3M con il marchio "Scotch".

Nei decenni successivi l'arrivo delle nuove tecnologie digitali incomincio' a rendere obsoleta la produzione di materiali sensibili, il gruppo 3M dismise lo stabilimento.
L'azienda venne convogliata nella Imation per riassumere, successivamente, la denominazione storica "Ferrania" (Ferrania Imaging Technologies).

Nel 2003 l'azienda, sull'orlo del fallimento, ha chiesto l'accesso alla procedura detta "Prodi-bis".

Nel 2005, terminato il periodo commissariale, è stata acquisita mediante asta pubblica dalla FITRA (Trametal-Finemme), A.D. Giovanni Gambardella, gruppi Messina, Malacalza e Gavio (l'azienda prende il nome di Ferrania Technologies).

Nel 2007 ha ottenuto un anno di proroga per il ricorso alla Cassa Integrazione per i dipendenti in esubero.

Nei piani di sviluppo industriale sono compresi: centrale a biomasse, tecnologie del silicio per produzione energia elettrica, schermi per computer.
L'azienda mantiene la produzione di negativo colore amatoriale in semilavorati.
Praticamente dismessa la produzione di radiografico e di arti grafiche.

I dipendenti sono, attualmente, circa 300.